Presentato un disegno di legge che istituisce il reato di negazionismo.
Tra i firmatari Vito Crimi, del m5s

Priebke: il nazista di ieri che, da morto, è utile ai nazisti di oggi

fraioli di Fiorenzo Fraioli

Devo essere veramente un tonto, perché non mi ero accorto del grave pericolo per la democrazia costituito da coloro che mettono in discussione l’entità della Shoah. Furono, i morti, sei milioni? Cinque? Solo poche decine di migliaia? Come se la quantità fosse importante! Non è forse vero che ogni vita umana è preziosa quanto l’intera umanità? Sembra proprio di no, perché il numero delle vittime di un atto criminoso sembra essere considerato, a tutti gli effetti, un indicatore della gravità del crimine stesso.
Ecco dunque che minimizzare il numero dei morti è cosa esecrabile, anzi un reato; così come il fatto che alle Fosse Ardeatine i fucilati furono 335, e non 333 come stabilisce la legge sulla rappresaglia in guerra, trasforma un atto, altrimenti “legale”, in un crimine orrendo.
La logica è quella delle “missioni umanitarie”: se c’è un mandato dell’ONU, allora bombardare è lecito, altrimenti è un atto criminale! Il “politically correct” innalzato al rango di legge morale universale.
La dittatura del “politically correct” sta per produrre una nuova vergogna, un disegno di legge, sottoscritto anche da eletti del m5s, così formulato:
“Il presente disegno di legge modifica il citato articolo 3 della legge n. 654 del 1975, come modificato dall’articolo 1 del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205 (cosiddetta «legge Mancino»), prevedendo la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 10.000 euro per chiunque ponga in essere attività di apologia, negazione, minimizzazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, così come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, o propaganda idee, distribuisce, divulga o pubblicizza materiale o informazioni, con qualsiasi mezzo, anche telematico, fondato sulla superiorità o sull’odio razziale, etnico o religioso, ovvero, con particolare riferimento alla violenza e al terrorismo se non punibili come più gravi reati, fa apologia o incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, anche mediante l’impiego diretto od interconnesso di sistemi informatici o mezzi di comunicazione telematica ovvero utilizzando reti di telecomunicazione disponibili.”sterminio
Caso vuole che proprio in questi giorni sia giunta notizia di una dichiarazione del FMI, secondo il quale per risolvere(?) la crisi dei cosiddetti debiti sovrani è necessario un prelievo una tantum sui conti correnti di tutti i cittadini dell’eurozona nella misura del 10%. Cosa c’è di meglio, allora, di utilizzare una figura come quella di Priebke per distrarre l’attenzione da ciò che accade oggi, qui in Europa, per concentrarla su una polemica che, dopo settanta anni, dovrebbe essere stata sviscerata in ogni suo più piccolo anfratto? Puntuale, dopo la gazzarra intorno al cadavere di Priebke, arriva dunque la proposta di legge che rende penalmente perseguibile il negazionismo. Tempismo perfetto! Il pericolo che abbiamo davanti non deriva, dunque, dai milioni di disoccupati, dall’imminente recrudescenza di una crisi economica senza sbocchi nell’attuale assetto monetario, normativo e politico dell’UE, da una reazione a catena che può generare la madre di tutte le recessioni, ma dall’esistenza di frange minoritarie che negano, o mettono in discussione, il racconto dei fatti della Shoah così come ci è stato consegnato dalla storia! Come se, lo ripeto per essere più chiaro, il fatto che i morti possano essere stati molti di meno, come sostengono i negazionisti, possa rendere meno grave quell’odioso crimine!
Il vero scopo che si vuole ottenere, lo affermo in piena coscienza, è a mio parere un altro. Si vuole cominciare ad abituare le persone a considerare “normale” il reato di opinione, utilizzando, come cavallo di Troia, una vicenda che non può non generare orrore in ognuno di noi. Per far ciò si strumentalizzano i deliri di poche decine di migliaia di imbecilli che credono di poter rendere meno odiosi i crimini del nazismo minimizzandone la portata numerica. Questo disegno di legge, vergognosamente sottoscritto anche da eletti del m5s, è il primo passo, necessario e indispensabile, per rafforzare il clima di ipocrisia che sta calando, come una cappa nera, su tutta l’Europa. Un’ipocrisia che è direttamente proporzionale alla violenza, reale e fattuale, che il nuovo nazismo, travestitosi da agnello, sta esercitando sui popoli di tutta Europa.

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